sabato, aprile 15, 2006

ridiamo un po': Mauro Repetto

Per risollevare il mortorio e per postare qualcosa dopo setimane di latitanza.
Fatevi due risate...

Innanzitutto: chi è Mauro Repetto? Mauro Repetto è il biondino che affiancava Max Pezzali negli 883 all'inizio della carriera. Colui che ballava come un forsennato in preda all'alzahimer al fianco di Max, suscitando le risate di tutti. Ma aspettate prima di bollarlo semplicemente come "il cretino che ballava al fianco di Pezzali" (anche se lo era a tutti gli effetti). Prima un po' di storia: siamo nel lontano 1989 quando due compagni di classe, Max e Mauro, iniziano quasi per scherzo a scrivere testi di canzoni e chiudersi in cantina a registrare i brani alla meno peggio. Dopo vari tentativi, un nastro finisce nelle mani di Mr. Cecchetto, il quale li invita in una trasmissione di Jovanotti. Dal matrimonio artistico Cecchetto-883 ben presto nasce il primo hit single "Hanno ucciso l'uomo ragno". Il successo è immediato! In breve tempo disco, tour, serate in discoteca, video… insomma IL SUCCESSO!! Per i nostri 2 amici paesanotti di Pavia, è un sogno che diventa realtà! Ma ben presto per Mauro arrivano i primi problemi: lui collabora alla stesura dei testi ma non sa cantare, non sa fare niente di niente. Allora si tenta di dargli un ruolo facendolo ballare. La cosa dura un po' ma ben presto ci si rende conto che Repetto è visto, non a torto, come il pagliaccio degli 883. E' la crisi! Mauro viene cacciato dal gruppo. Per il nostro sfigato Mauro è un sogno che si frantuma, la terra gli manca sotto i piedi. Impazzisce. Decide così di mollare tutto, università, amici, famiglia, patria. Per dimostrare a tutti di valere qualcosa anche da solo parte per gli U.S.A. in cerca di fortuna. Il pensiero della musica è sempre vivo, ma nella oramai annebbiata mente del nostro eroe si fa strada un sogno che improvvisamente prende il sopravvento su tutto: IL CINEMA. HOLLYWOOD! Così, il nostro baluardo della sfiga, senza la minima dote artistica, senza un'idea, carico solo di ingenuità e speranze parte per l'America con sogni da grande REGISTA. Destinazione: New York. Qui ha inizio una odissea tra drammatico e grottesco. Il nostro piccolo omino venuto da Pavia si ritrova nel giro brutto, viene adescato e abbindolato da psuedo-produttori senza scrupoli, gli fanno credere di avere una attrice pronta per il suo film, inventano un nome qualsiasi: BRANDI. Lei non esiste, ma lui se ne innamora perdutamente. Gli squali del business ormai hanno fiutato il pollo da spennare, lo illudono con sogni di gloria e in breve tempo lo spolpano di ogni suo avere e lo abbandonano. Un avvocato gli promette di tutelarlo, di aiutarlo nel suo sogno, ma anche quest'ultimo lo prosciuga fino all'osso e lo abbandona a se stesso. È la fine. Un piccolo provincialotto senza arte né parte,abbandonato dal successo, dagli amici, sfruttato, spolpato, senza un soldo, smarrito dall'altra parte del mondo, lontano da casa, solo. Suo papà e Claudio Cecchetto lo chiamano continuamente, gli dicono di tornare, di non perdere il proprio rispetto e lo mettono in guardia su New York che è una città troppo pericolosa. Ma lui ha in testa il suo film, e ha in testa la sua BRANDI, niente lo può fermare. Ma ormai il destino gli ha voltato le spalle. Il nostro comincia un viaggio dentro se stesso e in giro per gli U.S.A. senza una meta, e in questo abisso di angoscia e depressione scrive di getto alcuni testi di canzoni in cui riversa ogni suo stato d'animo. Ha toccato il fondo, non sa più cosa fare, e dopo un altra caterva di sfighe ed una serie interminabile di due di picche decide che è ora di tornare a casa. Al ritorno in patria, il nostro sfigato, sconfitto dalla vita, bastonato dalla figa e dal destino, si ripresenta da Cecchetto con i suoi testi. A Mr. Cecchetto gli si stringe il cuore, e solo per pena e pietà gli produce quello che sarà il suo unico disco.IL DISCO: ZUCCHERO FILATO NERO Zucchero filato nero è il disco più brutto, più sfigato e più trash della storia, ma allo stesso tempo il più triste e coraggioso. Qui è raccontata tutta la sua avventura, le sue sconfitte e le sue sfighe, la totale e cronica MANCANZA DI FIGA che aleggia sovrana in tutto il disco. Nessuno, e dico NESSUNO AL MONDO si è mai messo tanto a nudo in un disco quanto ha fatto Mauro nel suo! È un fiume in piena. Immaginatevi un ragazzo senza il minimo talento IN PREDA AL DELIRIO, le cui capacità artistiche rasentano lo zero assoluto che scrive, canta, rappa ogni suo stato d'animo, pensiero, sogno, frustrazione, speranza per il futuro… È qualcosa di incredibile. Si passa da momenti di comicità involontaria a momenti di depressione e malinconia. Comico e struggente allo stesso tempo. Un disco allucinato e sconclusionato. MA DA AVERE A TUTTI COSTI! Pochi sanno che i testi dei primi due dischi degli 883 erano quasi tutti di Repetto, che però non è più riuscito a toccare di nuovo tali vette di ispirazione. Tornando alla storia: il disco non vendette nemmeno una copia. Si realizzò anche un video (“Baciami qui”) ma non servì a niente. A questo punto, il nostro eroe scappa in Francia. Per lui l'Italia ormai è solo un luogo carico di malinconia e negatività, e oltretutto vedere il vecchio amico Max che fa soldi a palate lo rende ancora più infelice. È davvero troppo. A Parigi trova lavoro a EURODISNEY dove il nostro EROE intrattiene i visitatori vestito da Pluto e altri personaggi… E finalmente trova anche una tipa che lo sposa (evidentemente non ha sentito il disco) e che gli vuole bene. Una ragazza di colore, Josephine, designer di mobili e titolare di un atelier di arredamento.
"rappresentanti di giorni di merda, quanti me ne avete venduti quest'anno, io vorrei solo chiedere al cielo una donna che ami me… solo me" (tratto da un pezzo del disco)
Mauro sei il nostro idolo. Un giorno qualcuno farà un film sulla tua vita. Hai vinto tu...

mercoledì, aprile 12, 2006

Mortorio

Dai ragazzi scriviamo...scriviamo..Il blog non procede..
Ci sono tantissime cose su cui scrivere in questo periodo..
Forza!!!
passaparola