venerdì, giugno 08, 2007

Bowie e Iggy

Simpatico video del periodo in cui Bowie e Iggy erano culo e camicia!

giovedì, giugno 07, 2007

Sgomento per le nuove forze


Non so dove né quando ho sentito parlare di tutto ciò. Ma qualcosa mi ha spinto a far questa semplice ricerca su google: forza nuova. Forse voi ne siete già a conoscenza e forse lo siete già da parecchio tempo, e mi scuso nel caso in cui quello che sto per scrivere vi risulti banale. Ma questo logo mi risulta terribile, terribile perché? La risposta è semplice: quei giovani fascistotti che vediamo girare per le nostre città si hanno (purtroppo) trovato una bandiera sotto la quale unirsi per riformare una cosa che è contro la legge: un partito fascista. La cosa inquietante è che questo che sto dicendo non è fantasia e neanche utopia: in molte città (ovviamente soprattutto al nord) persistono cortei di questa nuova fazione, ripeto, fascista. hanno degli ideali, hanno delle bandiere, hanno delle lotte da intraprendere e tutto ciò m'incute quasi SGOMENTO. Questo logo che vi ho postato è il loro simbolo(io l'ho cerchiato..). Voglio solo sperare di non vederlo mai più, anche perché questo movimento sta prendendo sempre più piede (come dimostra il loro sito---link) e presto si aprirà politicamente trasformandosi in un partito illegale in quanto fascista. Sinceramente ho riflettuto un pò prima di postare questo marchio, questo simbolo, perché è inquietante e meno lo vedo meglio sto. Quindi scusatemi, ma ci tenevo a informarvi.

Reportage all'ufficio elettorale e tra i candidati che denunciano
Sono stati avanzati dubbi su 50.000 schede bianche o nulle

Ecco i brogli di Palermo
Voti spariti, video su Repubblica Tv

Il governo risponde al candidato sindaco del centrosinistra Leoluca Orlando
di CATERINA PASOLINI


Ecco i brogli di Palermo
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Alcune immagini tratte dal video registrato di nascosto all'interno dell'ufficio elettorale di Palermo

ROMA - Un video su Repubblica Tv racconta i misteri delle ultime elezioni di Palermo. Illustra gli errori e i brogli alle elezioni amministrative, le sparizioni, le decine di verbali rigorosamente e desolatamente in bianco, la delusione di chi, candidato, aveva votato per sé portando in sezione tutta la famiglia e nell'urna non ha trovato neanche un voto a suo nome. Autrice è Dina Lauricella che per giorni ha viaggiato nelle circoscrizioni e all'ufficio centrale di Palermo, ha filmato e intervistato elettori delusi e candidati insoddisfatti di entrambi gli schieramenti derubati di voti, navigando tra burocrazia e denunce, tra ricorsi e inchieste, tra avvocati e cittadini scorati, fotografando immagine dopo immagine i voti perduti, cambiati, i verbali corretti, imbiancati, incollati.

E proprio questo pomeriggio il governo risponderà all'interpellanza presentata da Leoluca Orlando, candidato sindaco sconfitto, e da altri cinquanta parlamentari su possibili brogli alle ultime elezioni che hanno rinnovato il consiglio comunale e visto vincere a Palermo il forzista Diego Cammarata tra 50mila schede bianche e nulle.

Proteste e denunce che non arrivano solo da esponenti dell'Unione, ma anche da candidati vicini a Forza Italia che hanno visto sparire i loro voti, quelli sicuri, quelli che proprio loro avevano messo nell'urna. Neanche fosse un film di Totò. "Ero venuto a votare con la mia famiglia. Nel mio seggio alla fine per me non c'era neppure un voto, neppure quello sicuro che mi ero dato io", dice scandalizzato Pietro Garofalo, candidato della lista Vizzini per Palermo del centro destra.
Voti certi, voti spariti ma non solo. "Anch'io ho controllato, nel mio seggio era scomparso persino il mio di voto senza contare che in decine di verbali non c'era il mio nome, o era sbagliato, in alcuni ero diventata addirittura un uomo", sbotta Cristina Matranga della lista di Orlando.

Ma se chi ha votato ha visto il suo voto sparire nel nulla, c'è anche chi è stato respinto alla porta e non ha potuto neanche provarci ad esprimere la sua preferenza. Come racconta nel filmato Michele che quando si è presentato al seggio 395, documenti alla mano, ha avuto un'amara sorpresa: "Qualcuno aveva già votato al posto mio, mi hanno detto che avevo già votato e che quindi non c'era nulla da fare". Tranne scoprire chi era il sosia.

Uno nessuno e centomila. Voti che appaiono, scompaiono e si moltiplicano in favore di un candidato piuttosto che un altro. Come nel caso in cui si è scoperta stranamente l'identica grafia su oltre 260 schede di elettori diversi che quindi, a rigore di logica e di legge, dovrebbero avere una scrittura non simile. A meno che a vergarle non sia stata la stessa mano consegnandole già pronte al pigro elettore.

domenica, giugno 03, 2007

Chet Baker

Ragazzi ascoltate questo simpatico scheletrino.

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