sabato, gennaio 21, 2006

Tutti cazzoni

Dio che depressione cosmica.
Aggressività domata.
Mentre mango guardo la tv e c'è quel cazzone merdoso di Gerri Scotti e conclude la sua merda di programma per degenerati cerebrali moralisti conservatori cazzoni con questa umile dichiarazione:
"Grazie per averci seguito fin qui. Auguro a tutte le famiglie una buona cena e di passare un bel sabato sera tutti insieme davanti alla tv a guardare quel gran programma da me condotto, La Corrida. Buonasera!"
E mi rompono il cazzo che esco e mi ubriaco ma che cazzo come si fa a non incazzarsi?

ZU + DALEK live, Estragon 19 gennaio '06

Mentre vagavo semiubriaco il giorno del mio compleanno scopro un piccolo manifesto del concerto dei Dalek all’Estragon la sera dopo. Grande. Io contentissimo e poi scopro anche che è al miserrimo costo di soli 10 euri. Grande! La sera dopo vado. Suonano prima gli Zu un trio jazzcore romano. Inizialmente non li sopporto mi sembrano nei momenti migliori un cocktail mescolato male di System Of A Down e Sonic Youth mentre nei momenti peggiori io al basso ed un elefante sodomizzato. Poi inizio a capirli. Il batterista è pazzesco uno da Area ma nel complesso I don’t like us soprattutto il batterista ché è un sacco prolisso troppo attento al suono più che al ritmo. Ed anche il saxofonista bravo era sprecato per fare soltanto tutto quel rumore. By me il loro attacco sonoro non centra affatto il bersaglio.
INIZIANO I DALEK
(e qui il bersaglio è centrato in pieno anzi polverizzato da un enorme proiettile di bazooka)
Un mare dentro. Tantissimi suoni che non ti avvolgono ma addirittura escono da dentro di te. Ne senti la genesi la creazione dentro le budella. È come un parto dolorosissimo. E niente sostanze psicotrope ma solo un afroamericano basso e grassissimo che rappa ed un altro più dietro con i suoi mac ed i suoi marchingegni strani che non è dio ma un cattivissimo diavolo metropolitano con un viso troppo malvagio seminascosto dal cappuccio.
Come un acido potentissimo. Forse i Dalek sono veramente esseri immortali.
Arriveranno alla fine del mondo all’apocalisse e mentre noi tutti saremo lì chini ad aspettare il giudizio sentiremo ancora Dalek rappare sopra il clangore e lo stridore dell’umanità che muore.
Non un concerto. Un’esperienza mistica.
Per canzoni come Distorted prose o Culture for dollars o Opiate the masses non si può parlare di industrial anziché post hip-hop è qualcosa che si anima nei tuoi peggiori incubi un marasma sonico in seria vena di terrorismo emotivo. Un malessere che non ha nulla a che fare con lo spleen o il taedium vitae ma è mutato subdolo nel nichilismo nell’aggressività nell’inquietudine in un costante stato di paranoica allucinazione.
Poi uscire dall’Estragon e affacciarsi di nuovo al mondo con la consapevolezza di come suonerà l’apocalisse. Troppo al di sopra di un qualunque bel concerto… Troppo e basta.(non ho parlato dell’accoppiata crossover tra Zu e Dalek simpatica certo ma nulla più)

NUOVO ARRIVO

finalmente ho ricevuto anch'io l'invito!
che dire .... sono contento basta
spero di essere utile alla causa...
torno al lavoro
saluti a tutti!

venerdì, gennaio 20, 2006


"Voi uomini bianchi pretendete che noi ariamo la terra,che tagliamo l'erba,che da questa otteniamo fieno e lo vendiamo,affinche' diventiamo ricchi.
Voi uomini bianchi conoscete solo il lavoro.
Io non voglio che i miei giovani uomini diventino uguali a voi.
Gli uomini che lavorano sempre non hanno tempo per sognare,e solo chi ha tempo per sognare trova la saggezza."
Smohalla.

...Un saluto...


E' vero, molte cose in paese sono degenerate,cresce sempre di più la percentuale delle teste di cazzo, molti sembrano assopiti nella più totale apatia, ma Santa Sofia mi mancherà...eccome!
Stasera parto, torno a Milano per studiare, e so già quanto mi mancherete tutti...le montagne...
Sono state delle vacanze memorabili, (o memoriali, per seguire gli sviluppi del nuovo italiano...), ed è dura salutarvi ancora, perchè qua c'è una buona fetta della mia vita, la parte più importante...i valori affettivi...
Vi voglio bene, credetemi!
Un saluto...
P.S.:poi i primi di febbraio sono di nuovo tra i coglioni...
Ciao

mercoledì, gennaio 18, 2006

sad sad sad


Mi viene la tristezza, la solitudine, quando è troppo tardi e so che non c’è più nessuno in giro con cui parlare, quando anche il bazar è chiuso, il bazar è in castagna; e ricordo di quando il circolo restava aperto fino ad ore indecenti della notte o meglio mattina, quelle notti in cui si stava a cazzeggiare e anche non, perché a volte si discuteva di cose serie, le più serie contro cui ti capitava di scontrarti durante tutta la giornata precedente e pure seguente, un circolo "ricreativo e culturale" della notte per gli insonni, gli arrabbiati, i pigri, gli ubriaconi, i saggi e gli assetati di alcol e cultura.
Sigh… (clicca sull’immagine per ingrandire la tristezza)

domenica, gennaio 15, 2006

VIVA ZAPATERO!

...Matteotti aveva capito che si stava formando un regime e lo diceva apertamente; scrisse una lettera a Turati: "Innanzitutto è necessario prendere un atteggiamento diverso da quello tenuto fino qui, la nostra resistenza al regime dell’arbitrio dev’essere più attiva, non bisogna cedere su nessun punto, non abbandonare nessuna posizione senza le più decise, le più alte proteste, nessuno può lusingarsi che il fascismo dominante deponga le armi e restituisca spontaneamente all’Italia un regime di legalità e libertà".
Nel 1924, dopo le elezioni che Mussolini vinse con le alleanze del listone, Matteotti mise in discussione il successo di Mussolini dichiarando illegittimo il suo governo e per questo discorso Matteotti fu assassinato; Mussolini, inoltre, teneva in scacco l’opposizione perché non aveva nei confronti della stessa un atteggiamento frontale di distruzione, riteneva quasi necessaria l’opposizione ma gli oppositori voleva sceglierseli; Mussolini in una seduta del Senato: "L’opposizione ci deve essere, può essere educativa e formativa, e allora ci si domanda perché siete cosi irrequieti, così insofferenti, non è l’opposizione che ci irrita ma il modo dell’opposizione. Qualche volta l’opposizione viene a dir rancori (*…), poi si mette in un angolo, poi accade a volte che si dia delle arie cattedrali e che ci indisponga, altro vizio dell’opposizione è sempre in attesa dello sfascio".
(*Sembrano parole pronunciate non nel 1924 ma...)
Mussolini accusava l’opposizione, quella vera, quella di Matteotti, di essere pregiudiziale; voleva governare il paese a modo suo, non come un azienda perché Mussolini un azienda non ce l’aveva, ma voleva governare con un opposizione di sua maestà.
L’ala liberale pensava che Mussolini sarebbe stato il pretesto per dare qualche mazzata e poi rimandarlo a casa, l’opposizione socialista e comunista credeva che in fin dei conti Mussolini era uno strumento passeggero e non un pericolo di fondo.
Nitti diceva: "Non dobbiamo esser troppo oppositori, lasciamolo lavorare, alla fine ne saremo vaccinati". Un paio d’anni dopo la sua casa fu devastata dalle squadracce e fu costretto ad emigrare in Svizzera.
Non si erano accorti che stava crollando lo stato democratico, lo stato liberale.
Gli unici che avevano capito che quello che stava succedendo era un pericolo mortale furono subito messi a tacere, furono fatti fuori: Matteotti come pure Gobbetti Amendola e Gramsci.
Si è arrivati all’instaurazione del regime pensando che il regime sarebbe caduto come una pera perché era inadeguato a comandare, in realtà Mussolini era uno che aveva in testa di togliere la libertà e alla fine c’è anche riuscito.
Quando l’opposizione capì ed iniziò a fare l’opposizione sul serio era ormai troppo tardi e Mussolini iniziò a fare il dittatore sul serio.
da Intervista a Claudio Fracassi. Autore di "Mussolini" e "Matteotti"
tratto dagli extra di "Viva Zapatero" di Sabrina Guzzanti
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