venerdì, dicembre 16, 2005

Sir Kubrick e la luna


La colonizzazione della Luna ipotizzata dalla NASA stessa venne (sempre a fini propagandistici) “notificata” – con solerzia ed ampia magnitudine di dettagli – al grandissimo regista Sir Stanley Kubrick allorché egli interpellò l’Ente Aerospaziale Americano mentre si accingeva a creare quell’indimenticabile capolavoro cinematografico che è stato “2001 – A Space Odyssey” (1968)... (segue all'interno)

giovedì, dicembre 15, 2005

No TAV

Visto che la situazione in val di susa e' assai calda ho ben pensato di aprire il blog con una interessnte rifessione scovata in rete...

La moda delle rappresaglie
di Giuseppe Gorlani [07/12/2005]Fonte: Giuseppe Gorlani

Ohibò, sembra che la politica delle rappresaglie oggi sia assai in voga. Un
popolo che protesta... ma che vuol dire? Amianto, radioattività, inquinamento, distruzione... e chi se ne frega! Inchinati, popolo, al dio progresso: il traforo si deve fare. Inchinatevi o ignoranti che al provvido caos, alla polvere, ai tumori e al rumore preferite la polenta, i prati, i cieli puliti e lemontagne. Inchinatevi, o sono arresti e manganellate sulla vostra pellaccia.Nella desolazione imperante un motivo di contentezza c'è: forse finalmente un numero sempre maggiore di persone comincerà a capire che la "democrazia" attuale non è che uno tra i più subdoli volti della tirannide della stupidità e dell'avidità insaziabile. E forse qualcuno potrà anche intuire quale inferno l'occidente in giacca e cravatta stia infliggendo all'Iraq e al Terzo Mondo, visto che agli occhi della maggior parte dei nostri ricchi governanti (servi scodinzolanti delle multinazionali) neppure la vita dei propri compatrioti - anziani, donne , uomini o bambini che siano - vale più di un treno con il suo carico di euro destinati ai soliti scialacquatori. Già, dirà qualche uniformato al "pensiero unico" (Messner in primis), ma tu non capisci la poltica del bene comune e dello sviluppo. Può darsi, rispondo io, ma tu, accecato dalle tue ridondanti astrazioni, che osi chiamare "ragioni pratiche", e dalla presunzione di credere che il mondo debba necessariamente andare in un solo verso, non capisci che ogni vera civiltà si fonda sul sentirsi vivi, in armonia e in pace sulla propria terra. Che importanza hanno i treni, l'economia, lo sviluppo, le fabbriche, le alleanze con i massacratori di turno e le bombe se poi mancano la bellezza del paesaggio e una vita degna di essere vissuta? Mi auguro che il Popolo della Val di Susa saprà resistere alle più disparate pressioni, anche nella consapevolezza che esso sta rappresentando tutti gli italiani. Dopo la forza bruta, forse verranno le offerte fatte di belle e vuote parole e la corruzione: tutte cose in cui le loro altezze sono maestre. Ma nessun vantaggio può essere più grande dell'integrità dei luoghi che si amano e della garanzia di potervi vivere con dignità.


passaparola