mercoledì, marzo 01, 2006

NOI FORTUNATI

Dove esiste la magia
È appena sorto il sole a Santa Sofia. È sorto anche oggi, come ogni giorno, da sempre. È emerso poco a poco, da dietro la montagna e per un attimo, uno soltanto, lui e la notte si sono incontrati e indecisi sul da farsi sono rimasti li a guardare l’uno negli occhi dell’altra, quasi a non volersi separare, aggrappandosi a quell’unico, tiepido abbraccio. In quel momento, in quella luce strana, sotto quel cielo azzurro, rosa e dorato Santa Sofia era meravigliosa, non era mai stata cosi bella. La nostra Santa Sofia…quella che tutti conosciamo, sempre uguale, sempre la stessa eppure ogni giorno diversa. Santa Sofia con il suo fiume, il Bidente, che si copre di ghiaccio ai margini nelle notti d’inverno e attende che la primavera col suo calore lo riporti alla vita. Seguendo il suo corso e risalendo la corrente si esce dal paese, si arriva dove gli argini si fanno più vicini, sempre più coperti di roccia e vegetazione. È qui, che il fiume si trasforma in un mondo a sé, isolato da tutto ciò che lo circonda, che si mostra in tutto lo splendore dei suoi gorghi e delle sue cascate. Quel fiume cosi pieno di luce e di colori, con la sua acqua cosi trasparente di cui sentiamo nostalgia nelle domeniche d’agosto passate sulle spiagge affollate della mitica Riviera. Non è mai affollato invece il Bidente, neppure in quei caldi, immobili pomeriggi estivi in cui l’afa non ti da pace e ti insegue fin dentro ai muri di casa. Nemmeno quando l’unica soluzione per far passare le ore e riuscire in qualche modo ad arrivare a sera diventa partire, andando a cercare un po’ di refrigerio tra le rive assolate e le acque sempre gelide del “vecchio Bidente”. Anche allora, quando tutti, vecchi e giovani, sembrano aver avuto la stessa idea, il fiume riesce chissà come a conservare la sua pace, ognuno vi trova il suo angolo nascosto, la sua tranquillità. Cosi ogni anno, con l’arrivo dell’estate, la storia si ripete. Fin dalle prime ore del mattino automobili e motorini attraversano veloci le vie del paese dirette alla campagna. Molti, in particolare chi viene da fuori, i cosiddetti “cittadini”, più che al fiume puntano però a una bella passeggiata tra i boschi o magari a una visita alla famosa diga di Ridracoli. “Famosa”…a dirlo a voce alta fa un effetto strano. In fondo per chi vive da sempre nella zona di Santa Sofia la diga, il fiume o la Campigna sono dati per scontati, entrano a far parte dell’abitudine, del quotidiano, al punto che ormai non li vediamo più. Ci sono da sempre, sono sotto i nostri occhi ogni giorno…dov’è la novità? A volte passa un motociclista con solo lo zaino in spalla o una famiglia con l‘auto stipata di lettini gonfiabili, sedie pieghevoli e cesti da pic-nic; vanno piano, cercando qualcuno che abbia l’aria da “abitante del luogo” e si fermano a chiedere informazioni: “Scusi.. per la Campigna?” oppure “Da dove si passa per arrivare al fiume?” o ancora “Quanto manca per la diga?”. “L’abitante del luogo” risponde e poi rimane li, a guardarsi attorno e a chiedersi cosa troveranno mai in quei posti tanto comuni. La risposta arriva quando meno te lo aspetti, in una mattina di sole o in una nebbiosa giornata d’autunno, in un torrido pomeriggio d’agosto o in una gelida notte d’inverno. Non importa quando ma prima o poi succede. Guardi il tuo paese ed è come se lo vedessi per la prima volta. Ti accorgi del campanile che sale verso l’alto quasi a voler sovrastare i monti e arrivare a toccare il cielo, li accanto c’è la chiesa e osservandola ti tornano in mente le storie dei tuoi nonni sul terremoto che la distrusse e sulla sua ricostruzione; e poi ci sono i ponti, il Borgo, la vecchia zona del castello, la “Croce”.C’è il paese con le sue voci e le sue risate, con la sua storia e le sue lacrime versate, un sogno, una magia, un incanto chiamato Santa Sofia.

...Non l'ho scritto io, però mi ha colpito, ci fa capire la fortuna che abbiamo a vivere qui, a condividere le emozioni che il nostro paese ci offre!Ci pensavo ieri mentre gustavo le castagnole , fra l'altro ottime, della Nives: atmosfera amichevole all'interno del bar, 2 forse 3 generazioni a confronto tutti riuniti a un tavolo tra vino, salame e castagnole...tutti come un'unica famiglia. Bè non è fantastico?In altri posti ciò non succede, basti pensare a una realtà come Forlì,che è a soli 42 km da noi, ma se ci pensate è lontana anni luce, sia x ideali, x gusti musicali, x il modo di comportarsi e chi più ne ha più ne metta. Non lamentiamoci sempre,
GODIAMOCI QUESTE COSE

martedì, febbraio 28, 2006

CAZZO

un po' di cronaca della mia vita, fatevi un po' i cazzi miei...
l'altra settimana ho avuto un esame storia della fotografia non avevo studiato ho preso 24 e l'ho rifiutato
ho visto Walk the line ed Arrivederci amore ciao e sono due grandissimi film
mi sono accelarato un sacco di volte ecc...
Poi oggi scopro che il computer della Vale riceve una connessione senza fili nella sua camera mentre sono da solo in casa sua.
Figata non esco più di casa finchè non torno a Santa.
Qualcuno mi sa spiegare il perchè di sta cosa?
Del perchè il computer ha deciso di connetersi da solo senza essere neppure configurato per andare in Internet? No io non ci capisco niente.
Tra l'altro mi sembra di fare una cosa losca, da piatto
mi sembra di essere tornato piccolo quando andavo in internet per farmi le seghe di nascosto il pomeriggio quando i miei non c'erano.
Va... comunque sto ascoltando un disco che straordinario The space between us di Craig Amstrong. cazzo Cossu dovresti sentirlo è commovente da quant'è bello...
vabbè mi commuovo sempre facilmente quando sono s******o, soprattutto di mattina.
Ma adesso è illegale un sacco illegale. Vabbè...
Tra un po' dichiareranno illegali anche i dischi troppo belli così non mi commuoverò più.
Cossu mi compro una drum machine e facciamo un duo sperimentale solo ritmo e assoli atonali!
Rischiamo che qualche etichetta indie tedesca ci faccia vendere qualche disco!
vo bon' ciao a tutti amici parenti e conoscenti... un saluto anche a Perini che forse l'hanno rapito.
passaparola