venerdì, dicembre 16, 2005

Sir Kubrick e la luna


La colonizzazione della Luna ipotizzata dalla NASA stessa venne (sempre a fini propagandistici) “notificata” – con solerzia ed ampia magnitudine di dettagli – al grandissimo regista Sir Stanley Kubrick allorché egli interpellò l’Ente Aerospaziale Americano mentre si accingeva a creare quell’indimenticabile capolavoro cinematografico che è stato “2001 – A Space Odyssey” (1968)... (segue all'interno)

1 commento:

La Fata Carabina ha detto...

Una colonizzazione – nel senso di realizzazione di un avamposto Lunare permanente – che si sarebbe dovuta completare (anche andando “lentissimi”…) entro la fine del millennio (diciamo a cavallo degli Anni 1995/1999) o, al più tardi, per la Primavera del…2001 (guarda caso…).Ed in quale Regione della Luna la NASA pensò di realizzare questa base permanente ? In una zona detta dei “Picchi della Luce Eterna”. Si tratta, di alcune zone della Luna le quali, come ipotizzato dall’Astronomo Flammarion e come di recente confermato dalla Sonda ESA SMART-1 (ma vi sono validi motivi di ritenere che questa informazione fosse già acquisita sin dalla metà degli Anni ‘60…) sarebbero perennemente illuminate dal Sole (ergo da una sorgente eterna di energia pulita).Accanto ai menzionati bacini di Luce Eterna sembra pure che esistano dei crateri profondissimi – e perennemente immersi nell’oscurità – sul fondo dei quali potrebbero trovarsi dei ghiacciai (ossìa delle sorgenti non eterne, ma comunque enormi, d’acqua e di energia): una situazione logistica formidabile per pensare ad un insediamento permanente.
Ma non è tutto. Negli Anni ’60/‘70 l’idea che andava per la maggiore diceva che di questi “bacini di Luce Eterna” ve ne fossero in prossimità del Polo Sud Lunare.E non molto lontano dal Polo Sud Lunare e dagli altopiani perennemente illuminati dalla luce del Sole, esiste un cratere di nome “Clavius”. Forse si tratta di un caso e forse no ma, tutto ciò premesso, riuscite a ricordare o ad immaginare qual era il nome della Base Lunare Americana ipotizzata da Sir Arthur C. Clarke nel suo romanzo e visivamente immaginata da Sir Stanley Kubrick nel suo film? Ebbene sì: era proprio Clavius.Ed il titolo del brano musicale che accompagnava gli Astronauti USA mentre si accingevano a visitare il famoso Monolito rinvenuto sulla Luna nelle prossimità del Cratere Tycho (partendo proprio da Clavius)? Anche questo quesito ha una risposta agevolmente intuibile: Lux Aeterna (del compositore Gyorgi Lygeti).Tutte coincidenze? Clavius fu scelto “a caso” da Clarke e Kubrick?

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