giovedì, gennaio 12, 2006

HeNS hELLS


Ora ho scoperto gli occhi che mi guardano, gli occhi che mi spiano e giudicano così precisi e puntuali, non sono gli occhi altrui ma gli occhi miei; coscienza spara e centra sempre al cuore, sa dove perché vede me, è me; coscienza barbara in un mondo cattivo è ancora più cattiva, coscienza avvelenata in un mondo ottuso è ancora più ottusa, coscienza brada e sguinzagliata in un mondo cieco è ancor più ceca.
Così si ammira chi dimostra forza, si invidia chi ostenta sicurezza, e si ha paura delle proprie debolezze, si teme l'emozione e la fragilità, non si ama per amore ma per mutua compassione, non si odia per odio ma per oltraggio e invidia; quanti orrori così nel guardarsi allo specchio, non riconoscendosi, non vedendo la causa, la causa che è dentro di noi; per poi capire di dover rispettare ed amare se stessi, amare per ciò che vale e resta, sentire il pensiero infetto dalla società in cancrena, curarsi ogni giorno riconoscendo i segni della malattia che scuce il libero pensiero, che offusca la vita, la percezione, la cultura.
Oggi nel vedere polli da allevamento, bei polli grassi e ridacchianti stipati in uno stretto e basso recinto di legno e lamiera, ho intravisto ciò che è l'uomo civilizzato nel mondo democratico capitalista. Ci nutrono di sterco luccicante di ogni fattura e ci spaventano con le carcasse di chi ha provato a fuggire, tutto è così sano e genuino, a quanto pare, e noi, come polli, ci crediamo ed ingrassiamo. Non ci accorgiamo di essere stipati in una gabbia, ne della luce artificiale, cosicché qualcuno si impettisce e canta pure fiero:
Chicchirichì! Siamo Belli, Siamo Grassi! Chicchirichì! Vita da Re! Chicchirichì!
Non ci accorgiamo di avere un paio d'ali, ormai atrofizzate, che potrebbero volare attraverso la fessura nel recinto, meglio stare qui, al caldo, gozzovigliando.
Ahimè, non ci accorgiamo di esser vivi finchè facciamo uova, faremo uova per un mondo corrotto e finiremo nel brodo, in pentola, per essere mangiati.

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